Caganer e Caga Tió: i protagonisti del folklore nella tradizione natalizia catalana

L’8 dicembre, in Spagna, segna l’inizio del periodo natalizio. La festa dell’immacolata concezione, in molte case spagnole, diventa occasione per allestire la decorazione principale: il presepe.

Fin qui, tutto nella norma, una tradizione molto sentita anche in Italia e in altri paesi. Ci sono due curiosità, però, nella tradizione natalizia catalana, ed entrambe riguardano la… cacca

No, non pensate male: la cacca viene semplicemente vista come un simbolo di buona fortuna, è un ottimo fertilizzante per la terra e garantisce un buon raccolto per l’anno che verrà.

Ecco allora che nel presepe catalano compare un personaggio unico nel suo genere: il Caganer.

© Immagine di proprietà di Teresa Grau Ros


Secondo il folklore locale, si tratta di una caratteristica statuina raffigurante una persona accovacciata, con i calzoni abbassati, intenta a defecare.

In lingua catalana il suo ruolo è spiegato come “l’home que caga” o “l’home que fa les seves necessitats”. Originariamente, il Caganer raffigurava un contadino vestito con gli abiti tradizionali catalani, con cintura e barretina rossa. La sua presenza nel presepe è fondamentale in quanto fonte di fortuna e allegria: chi lo evita, rischia di trovarsi a fare i conti con la sfortuna.

Si tratta di una figura spiritosa, apprezzata in particolar modo dai bambini. A prima vista, eppure, potrebbe sembrare offensiva nel contesto dell’ambientazione sacra della natività di Gesù.

Per rispetto della sacralità, infatti, i catalani la posizionano in un angolo appartato e poco visibile, come del resto accadrebbe nella vita reale.

Il Caganer, poi, non è il solo personaggio della cultura catalana riconducibile al Natale e alle funzioni corporali. Ben più nota è infatti la tradizione del Tió de Nadal (ciocco di Natale), affettuosamente e simpaticamente soprannominato Caga Tió (tronco cacante, letteralmente).

Il Caga Tió

Si tratta di un tronco lavorato grezzamente, dalle fattezze umane - simile al burattino di Pinocchio, per intenderci - ma con i tratti somatici del Caganer. Il Caga Tió è il vero protagonista di una tradizione tipica delle case catalane.

Anche il Caga Tió indossa la barretina rossa e tutti i giorni, tra l’8 dicembre e la vigilia di Natale, i bambini si occupano di lui: avvolto da una coperta per non prendere freddo, al simpatico Caga Tió danno da mangiare torrone tutte le sere. In questo modo i bambini si assicurano di riempire per bene il suo stomaco, affinché la sera di Natale possa cagare molte delizie.

Chiaramente, la sera della vigilia, dopo il cenone, il dolce viene offerto dal Caga Tió. I bambini vengono invitati a bastonarlo intonando una canzone speciale:

"Caga Tió avellanes I torró
si no vols cagar
et donanem un cop de pal.”

Ovvero:

"Caga Tió nocciole e torrone 
se non vuoi fare la cacca
ti colpiremo con un bastone”

Dopo questo rito i bambini guardano sotto la coperta del Caga Tió, dove trovano dolciumi e piccoli giochi portati da Babbo Natale.

Prima di tornare a tavola, poi, si usa scambiare un augurio inequivocabile: «Menja bé, caga fort!», ma a questo punto immagino che la traduzione sia già esplicita così, no?


Conosci altre tradizioni natalizie simpatiche di altri paesi?
Scrivile in un commento qui sotto.

Buon Natale e… caga fort!

Ps. Se l’articolo ti è piaciuto condividilo con i tuoi amici per augurare loro buon Natale!