Barcellona in 4 giorni: itinerario di viaggio e consigli utili

Colorata, cosmopolita, antica e giovane al contempo: Barcellona è una città di contrasti.
In questa guida di viaggio ti accompagnerò lungo le strade della città, dalla Rambla al Passeig de Gràcia.

Partiamo alla scoperta dei principali punti d’interesse: tra queste righe troverai esperienze da vivere, ma anche locali da provare.
Inoltre vedrai indicati tutti i tempi di percorrenza, in modo da poter organizzare gli spostamenti e l’acquisto dei biglietti on-line per le visite.

Panoramica della città vista dalla teleferica del Montjuïc
N. 41°22’6’’
E. 2°9’48’’

Clicca qui sotto per ascoltare la mia playlist Barcelona vibes ☀️ durante la lettura

Il punto di partenza è sempre la Sagrada Familía.
Noi alloggiavamo qui:
📌 C. del Consell de Cent, 534, 08013 Barcelona
👣 10 minuti a piedi da la Sagrada Família
Ⓜ️ 5 minuti a piedi dalla fermata Monumental della metropolitana, linea viola

 

Giorno 1

  1. Volo MPX-BCN

  2. Plaça Sagrada Família

  3. Xurreria Sagrada Família

  4. Arc de Triomf

  5. Parc de la Ciutadella

  6. Mercat de la Boqueria

Totale chilometri percorsi: 16,5
Percorso a piedi, in treno e in metropolitana stimato tra le varie tappe: 1 ora e 20 minuti

🚉 Treno da Barcelona El Prat a Barcelona Sants: 29 minuti, 3,80€
Ⓜ️ Metropolitana da Barcelona Sants a Sagrada Família: 10 minuti, linea azzurra
👣 Dalla Sagrada Família all’Arc de Triomf: 20 minuti
👣 Dall’Arc de Triomf al Parc de la Ciutadella: 5 minuti
👣 Dal Parc de la Ciutadella al Mercat de la Boqueria: 15 minuti

ℹ️ Una corsa semplice in metropolitana costa 2,40€, ma ci sono diverse soluzioni per biglietti e abbonamenti, puoi consultarle cliccando qui


Volo da Malpensa alle luci dell’alba, il viaggio è iniziato con la palpebra calante. Una volta atterrati a El Prat abbiamo raggiunto il centro città con il treno e una corsa in metropolitana.
Prima fermata: Sagrada Família.

La visita completa della basilica l’abbiamo riservata per il mattino successivo, ma proprio nella Plaça de la Sagrada Família abbiamo visitato i mercatini di Natale locali, una tradizione molto sentita nel capoluogo catalano.

🎄Se vuoi saperne di più sulle tradizioni natalizie catalane ti invito a leggere questo articolo: Caganer e Caga Tió: i protagonisti del folklore nella tradizione natalizia catalana

Sempre in Plaça de la Sagrada Família abbiamo provato i xurros, spuntino tipico della penisola iberica, una pastella fritta tipicamente spolverata di zucchero. Alla Xurreria Sagrada Família (angolo Calle Mallorca), inconsapevolmente, abbiamo trovato una famiglia che li prepara in modo tradizionale, sia dolci che salati.

Arc de Triomf

Percorrendo Carrer de Sicília e Carrer de Ribes abbiamo raggiunto l’Arc de Triomf, una costruzione dallo stile neomudéjar che si staglia all’apertura di una splendida area pedonale a due passi dal Parc de la Ciutadella.

Alto 30 metri e realizzato in mattoni a vista, questo arco di trionfo - a differenza di altri realizzati per celebrare vittorie militari - fu costruito in occasione dell’Esposizione Universale del 1888 con la funzione di porta d’accesso al sito espositivo. Realizzato da Josep Vilaseca i Casanovas, l’arco celebra il progresso artistico, scientifico ed economico.

Arc de Triomf
N. 41°23’28’’
E. 2°10’48’’

Parc de la Ciutadella

Oltre a essere il polmone verde della città, questo parco è un importante centro di aggregazione sociale per i barcellonesi: i giardini si rivelano quotidianamente palcoscenico per artisti di strada, musicisti, ma anche famiglie e tantissimi pappagalli verdi.

Il principale punto d’interesse è la cascata monumentale. Disegnata da Josep Fontseré - che si fece aiutare da un giovanissimo Antoni Gaudí per alcuni dettagli decorativi - il motivo principale della scultura è il Nacimiento de Venus, opera del catalano Venanci Vallmitjana i Barbany. Troviamo poi il castello dei tre dragoni, uno dei primi esempi di modernismo, e l’umbraculo, una sorta di serra al cui interno si trovano diverse varietà di piante subtropicali che sopravvivono grazie ai raggi di sole che passano attraverso le asticelle di legno.

All’interno del parco troviamo ancora la ricostruzione gigante di un mammuth in arenaria, la celebre Dama del Paraguas  - che fu per molti anni il simbolo di Barcellona - e ancora lo zoo di Barcellona e, infine, il Parlamento della Catalunya.

Il parco è anche uno dei punti d’ingresso alla Ciutat Vella, quartiere che comprende l’intero centro storico. Passando attraverso il Barri Gòtic abbiamo poi raggiunto il celebre mercato di Sant Josep: la Boqueria.

Mercat de la Boqueria

La Boqueria è il mercato più famoso - nonché uno tra i più antichi - di tutta la Spagna. Oggi non si tratta solo di un mercato dove si possono trovare prodotti altrimenti difficili da reperire, ma anche un'attrazione turistica che richiama visitatori da tutto il mondo.

Questo mercato è altresì molto conosciuto per lo street food: il consiglio è quello di girare per bene le numerose bancarelle per provare, in porzioni ridotte, un po’ di tutto, dalle empanadas al chorizo.

L’ingresso del Mercat de la Boqueria
N. 41°22’54’’
E. 2°10’17’’


Giorno 2

  1. Temple Expiatori de la Sagrada Família: visita guidata 1 ora

  2. Plaça de Catalunya

  3. La Rambla e Casa Beethoven

  4. Port Vell e il monumento a Cristoforo Colombo

  5. Barceloneta e playa Sant Miquel

Totale chilometri percorsi: 14,7
Percorso a piedi stimato tra le varie tappe: 1 ora

Ⓜ️ Metropolitana da Sagrada Família a Plaça de Catalunya: 11 minuti, linea viola
👣 Da Plaça de Catalunya a Port Vell: 21 minuti lungo la Rambla
👣 Da Port Vell a La Barceloneta: 20 minuti


Nel caso in cui tu possa fermarti a Barcellona solo per una giornata, c’è una visita che non puoi assolutamente saltare: la Sagrada Família.

Temple Expiatori de la Sagrada Família

Universalmente nota come Sagrada Família, si tratta di un'opera architettonica il cui principale autore è Antoni Gaudí, che nel 1883 subentrò ai lavori di costruzione iniziati un anno prima e ne cambiò lo stile da neogoticoliberty, movimento che a Barcellona e dintorni era noto come modernismo catalano.

Gaudì dedicò alla basilica oltre trent’anni della sua vita, gli ultimi quindici esclusivamente a questo progetto, ma purtroppo al momento della sua morte restò incompiuta. Secondo le previsioni del comitato promotore l'opera potrebbe essere ultimata per l’anno 2026, a 144 anni dalla posa della prima pietra e a 100 anni dalla morte di Gaudì.

Proprio nella sera dell’8 dicembre 2021, data in cui io e i miei amici abbiamo raggiunto Barcellona, la torre della Vergine Maria è stata illuminata dalla posa di una grande stella, un importante passo verso la conclusione dei lavori. Con le sue 12 punte, la stella ha da subito cambiato la luce sullo skyline di Barcellona rendendolo ancor più suggestivo.

💡Il momento migliore per visitare la basilica è di buon mattino: punta la sveglia presto per evitare interminabili code o, ancor meglio, prenota i biglietti saltafila on-line sul sito ufficiale.
ℹ️ Il biglietto singolo costa 26€ e comprende l’ingresso, l’accesso all’app ufficiale e l’audioguida (che si può riascoltare anche dopo la visita e resta disponibile per un mese).

da Plaça de catalunya a port vell

Attorno a questa piazza si concentrano finanza, commercio e turismo del capoluogo catalano. Da qui la Rambla corre verso il mare e, per la posizione in cui è collocata, plaça de Catalunya divide i quartieri della Ciutat Vella dai quartieri più moderni.

Percorrendo la Rambla, splendido viale che collega la piazza al Port Vell, potrai ammirare la vivacità di Barcellona racchiusa in un chilometro e mezzo di strada. La Rambla ha nomi diversi nei suoi diversi tratti, per questo a volte viene chiamata al plurale Les Rambles. La parola rambla deriva dall'arabo raml (sabbia) e descrive, come in altre città spagnole, una strada ricavata da un corso d'acqua asciutto.

Sulla Rambla, al civico 97, incastonato accanto al Palau de la Virreina, c’è un negozio di musica che resiste dal 1880: Casa Beethoven.
Una vera e propria chicca dove troverai partiture musicali classiche e moderne, libri sulla musica, ma anche carillon, dischi in vinile e strumenti musicali.

Monumento a Cristoforo Colombo

Continuando a camminare passerai nuovamente accanto a La Boqueria, per poi raggiungere Port Vell e il monumento a Cristoforo Colombo, anch’esso progettato per l’Esposizione Universale del 1888.

Il piedistallo del monumento a Colombo si trova nel punto esatto in cui l’esploratore tornò nel 1493 dopo la “scoperta” dell’America, laddove riferì alla regina Isabella di Castiglia e a Ferdinando II di Aragona i dettagli del suo primo viaggio.

La statua rappresenta Colombo con l’indice destro puntato verso il mare.
Inizialmente si credeva che indicasse l'America, ma questa ipotesi si rivelò chiaramente falsa in quanto il dito indica la direzione opposta. Da allora si tramandano tre teorie: la prima sostiene che, se il dito avesse indicato l’ovest, la gente non avrebbe capito il perché, in quanto la direzione sarebbe stata giusta ma le indicazioni avrebbero rimandato all'interno del Paese e della città; la seconda teoria sostiene che l’indice mostri come arrivare a Palos, dove salparono le tre caravelle; infine l'ultima, secondo cui Colombo indicherebbe Genova, sua città natale.
In pratica, però, la terra emersa che si raggiunge seguendo il dito è l'isola di Maiorca.

© Fotografia di Enrico Rota
Monumento a Cristoforo Colombo
N. 41°22’32’’
E. 2°10’39’’

La barceloneta

Uno dei quartieri più affascinanti di Barcellona: i bambini si rincorrono per strada, si sentono schiamazzi qua e là e le donne anziane ancora pranzano davanti alla porta di casa, mantenendo così viva l’atmosfera tipica del barrio. Di notte, invece, la Barceloneta si trasforma in uno dei cuori pulsanti della movida della città.

La Barceloneta è un quartiere dal passato popolare, non ospita grandi monumenti o attrazioni da visitare, ma è bello perdersi per le sue stradine profumate di salsedine. Non si può andar via, però, senza aver prima fatto visita alla chiesa Sant Miquel del Port, un luogo di culto che per secoli è stato di riferimento per marinai e pescatori.

Per chi ama il mare, poi, non si può andar via dalla città senza aver prima fatto sprofondare i piedi nella sabbia della playa Sant Miquel, osservando le onde infrangersi sulla costa.


Giorno 3

  1. Le case di Gaudí: visita guidata Casa Batlló 1 ora

  2. Mercat dels encants

  3. Giro dei bar a El Born

Totale chilometri percorsi: 14,1
Percorso a piedi e in metropolitana stimato tra le varie tappe: 45 minuti

Ⓜ️ Metropolitana da Monumental a Passeig de Gràcia: 3 minuti, linea viola
👣 Dalla fermata Passeig de Gràcia della metropolitana a Casa Batlló: 5 minuti
Ⓜ️ Metropolitana da Passeig de Gràcia a Monumental: 3 minuti, linea viola
👣 Dalla fermata Monumental della metropolitana al mercat dels encants: 9 minuti
👣 Dal mercat del encants alla fermata Monumental della metropolitana: 9 minuti
Ⓜ️ Metropolitana da Monumental a Jaume I: 17 minuti, linea viola e linea gialla, cambio a Passeig de Gràcia


LE CASE DI GAUDÍ

Il capoluogo catalano è costellato di opere del modernismo di Gaudí. La Sagrada Família è certamente la sua opera più imponente, tanto da divenire il monumento più visitato di Spagna. Tra i tanti edifici opera del genio di Gaudí, però, ci sono anche tre case private: Vicens, Milá (la Pedrera) e Batlló.

Per visitarle tutte e tre si può acquistare un pass complessivo cliccando su questo link: pacchetto tre case Gaudí a Barcellona
ℹ️ Il pacchetto costa 84,50€ con delle scontistiche a seconda dell’età e comprende l’ingresso nelle tre case con audioguida (in Casa Batlló, in particolare, la guida è in realtà aumentata), ma anche l’audioguida della città di Barcellona POPGuide con oltre 100 punti d’interesse e il 10% di sconto su altre attrazioni a Barcellona.

Noi abbiamo scelto di visitare Casa Batlló senza il pacchetto completo e il biglietto singolo costa 35€.

Casa Battló

Al civico 43 del Passeig de Gracia sorge Casa Batlló, ristrutturata tra il 1904 e il 1905 dall’artista. La ristrutturazione ha riguardato sia la facciata esterna che gli interni, che oggi ci appaiono ondulati come in una sorta di mondo sottomarino governato da una Natura gentile.

Visitare Casa Batlló è una vera esperienza, un viaggio nella mente di Gaudí.
Il percorso dal piano nobile al tetto è reso ancor più emozionante da un’audioguida intelligente e una colonna sonora pensata appositamente dalla compositrice britannica Dani Howard.

La visita si conclude poi con un’installazione immersiva, un cubo led unico al mondo, uno spazio avvolgente in grado di cambiare la percezione della realtà. Opera di Refik Anadol, questo cubo magico prende il nome di “Nella mente di Gaudí”: una stanza in cui tentare di guardare la realtà con gli occhi di Gaudí sembra quasi possibile.

MERCAT DELS ENCANTS

Nel pomeriggio la nostra visita di Barcellona è proseguita al mercat dels encants, conosciuto anche come fira de bellcaire. Si trova nella plaça de les Glòries Catalanes ed è uno dei mercati più antichi d’Europa: le sue origini, infatti, risalgono al XIV secolo.

Ciò che lo rende un mercato unico in Europa è l’asta che si svolge ogni lunedì, mercoledì e venerdì dalle 7:15 alle 9:00 del mattino: è infatti nelle prime ore del mattino che si trovano gli oggetti più curiosi e particolari a prezzi vantaggiosi.

GIRO DEI BAR A EL BORN

Nel cuore della Ciutat Vella si trova El Born, zona storica della città. Se vuoi fare un giro la sera e divertirti con gli amici, qui non ti annoierai di certo! Noi abbiamo liberamente tratto ispirazione dalla mitica Lonely Planet e abbiamo “rivisitato” il giro dei bar consigliato per provare i migliori cocktail tipici.

La nostra prima tappa è stata al bar “El Born”, dove il cocktail tipico “Lolita” è a base di vodka, passion fruit, frangelico e cava, uno spumante spagnolo. Al “Creps al Born” (sempre super affollato) si può invece provare il tradizionale Mulled Wine da asporto, una sorta di vin brulé con aggiunta di rum.

Per assaggiare un ottimo vermut rosso andaluso si può provare “El Chigre 1769” all’angolo tra carrer dels mirallers e carrer dels sombrerers, oppure il “Bar del Pla” in placeta d’en Marcús. Infine, come consigliato dalla Lonely Planet, “l’ultimo Mojito” dev’essere sorseggiato al Cactus Bar.

Giorno 4

  1. Parc Güell

  2. Turó de les Tres Creus e Turó de la Rovira

  3. Barri Gòtic (Catedral de la Santa Creu i Santa Eulàlia, Carrer del Bisbe, Plaça Reial)

  4. Montjuïc

Totale chilometri percorsi: 24
Percorso a piedi, in autobus e in metropolitana stimato tra le varie tappe: 2 ore

Ⓜ️ Da Monumental a Passeig de Gràcia: 3 minuti, linea viola
🚌 Autobus da Plaça de Catalunya a Ramiro de Maeztu: 35 minuti, autobus 24
👣 Dalla fermata dell’autobus Ramiro de Maeztu a Parc Güell: 3 minuti
👣 Dal turó de les Tres Creus al turó de la Rovira: 22 minuti
👣 Dal turò de la Rovira alla fermata della metropolitana Alfons X: 17 minuti
Ⓜ️ Metropolitana da Alfons X a Jaume I: 10 minuti, linea gialla
👣 Dalla fermata Jaume I della metropolitana al Barri Gòtic: 4 minuti
👣 Da plaça Reial ad avinguda Miramar (teleferica del Montjuïc): 27 minuti


PARC GÜELL

Il parc Güell di Barcellona è stato progettato da Antoni Gaudí tra il 1900 e il 1914 su commissione di Eusebi Güell. La realizzazione del parco risale al periodo naturalistico di Gaudí, durante il quale l’artista perfezionò il suo stile personale liberamente ispirato dalle forme della natura.

💡Anche qui il momento migliore per la visita è al mattino: prenota i biglietti saltafila on-line
🗺
Sul sito ufficiale si trovano i tre itinerari consigliati, puoi scaricare la mappa cliccando qui
ℹ️ Il biglietto singolo costa 13€ e comprende l’ingresso alla zona monumentale

TURÓ DE LES TRES CREUS E TURÓ DE LA ROVIRA

In uno dei punti più alti del parc Güell si trova il mirador del turó de les tres creus e da qui si può ammirare uno dei più bei panorami della città, ma il primo posto spetta forse al turó de la rovira, i cosiddetti Bunkers del Carmel, un magnifico punto panoramico da dove si può osservare tutta la città di Barcellona, con una vista che spazia dal mare alla montagna. Il nome del posto si deve alla presenza di alcuni rifugi antiaerei della Guerra Civile Spagnola che da qualche anno fanno parte del percorso del Museo di Storia di Barcellona.

BARRI GÒTIC

Catedral de la Santa creu i Santa Eulàlia

Tra gli immancabili punti d’interesse del barrio troviamo sicuramente la Catedral de la Santa creu i Santa Eulàlia, una chiesa in stile gotico catalano situata nell’omonima piazza. È conosciuta più comunemente come la Seu, con riferimento alla sede dell’arcivescovato cittadino.

Il luogo dove oggi sorge la Seu è denso di storia: la cattedrale gotica è stata costruita al posto di una precedente cattedrale romanica, a propria volta eretta al di sopra di una chiesa visigota, quest’ultima costruita sopra una chiesa paleocristiana.

Carrer del Bisbe

Il vero simbolo di questa strada è il pont del Bisbe che, a differenza di quanto si possa credere, ha una storia piuttosto recente. È stato realizzato negli anni ‘20 del Novecento nell’ambito di un più ampio progetto di Joan Rubiò i Bellver, discepolo di Gaudí.

A lui era stato affidato il compito di riadattare la zona del Mont Taber e, per farlo, avrebbe voluto demolire tutti gli edifici non gotici presenti nel barrio, per ottenere una perfetta omogeneità stilistica. La commissione di architetti, tuttavia, non concesse a Rubiò di realizzare il progetto, ma venne approvata la realizzazione di un falso ponte gotico, il Pont del Bisbe.

Plaça Reial

Nota per la fontana e le palme che la adornano, nonché per la movimentata vita notturna, Plaça Reial è un vero gioiello del barri gòtic. La fontana delle tre grazie è opera di Antoni Rovira i Trias, mentre i lampioni furono realizzati da Gaudí per la sua prima commissione urbana.

MONTJUÏC

Il parco del Montjuïc merita una visita approfondita che, per questioni di tempo, non siamo riusciti a dedicare. Tuttavia, grazie alla teleferica del parco, siamo riusciti a raggiungere il castello e uno splendido punto panoramico giusto in tempo per godere degli splendidi colori del tramonto.

Gaudí riteneva che gli sforzi dell'uomo non dovessero cercare di superare l'opera di Dio, quindi progettò la torre più alta della Sagrada Familia affinché fosse alta 170 metri, giusto un metro in meno rispetto a Montjuïc che, così, resta il punto più alto di Barcellona!

💡Il momento migliore per la visita è al tramonto: prenota i biglietti on-line
ℹ️ Il biglietto singolo costa 12,78€ e comprende andata e ritorno con tre tappe: Parc de Montjuïc, Miramar e Castell de Montjuïc

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Estasiati dai colori del tramonto sulla città, siamo poi tornati a piedi verso Port Vell e ripercorrendo la Rambla abbiamo raggiunto Calle Santa Anna 8, per una cena squisita a base di paella al ristorante Santa Anna.

Si è concluso così un viaggio intenso e Barcellona si somma alla lista dei “tornerò”.


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